"Nessuno nasce IMPARATO
anzi...
TUTTI STIAMO IMPARANDO"
"Nessuno nasce IMPARATO
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TUTTI STIAMO IMPARANDO"
Un fotografo giramondo residente in Toscana
Un fotografo giramondo residente in Toscana
Due mie allieve di un corso di fotografia di primo livello si iscrissero quasi soltanto per imparare a fotografare la vetrina del loro negozio. Avevano infatti il problema del riflesso dell’esterno. La soluzione che presentai loro la definii il “segreto di Pulcinella“, circa il Come gestire superfici trasparenti.
Di solito l’esempio che porto è quello di una bella vetrina e dell’immancabile riflesso del fotografo in fase di scatto. Senza possibilità di appello. Bisognerebbe esser maghi di Photoshop ed avere una pazienza da monaco buddhista per toglierlo.
E’ sempre complicato spiegarlo ai neofiti. Ma una volta che hanno appreso che il filtro non toglie tutto quanto il riflesso se quest’ultimo è troppo largo o intenso o troppo “specchio” lo usano
Se in una fotografia il cui soggetto è all’interno di una finestra chiusa, in una vetrina oppure in una teca di museo, ci si vedono i punti luce riflessi, la sagoma del fotografo o del suo cavalletto ed ogni altro elemento indesiderato immaginabile ( uno su tutti la disastrosa opzione del flash automatico), meglio montare il filtro polarizzatore.
Alzare gli Iso per compensare la perdita di luminosità. Trovare con la rotazione il punto dove i riflessi indesiderati spariscono
Quanto un vetro sia riflettente dipende da una lunga serie di fattori. Il vetro può avere uno strato antiriflesso, quindi è meno riflettente. l’esterno può essere poco luminoso, l’interno troppo o viceversa.
Quelle due allieve di cui parlavo all’inizio, ad esempio, avevano scoperto che la loro vetrina fotografata di notte rendeva meglio. L’ampio panorama davanti alla quale si trovava era meno illuminato dell’interno del negozio. Ma rimaneva pur sempre il problema dell’illuminazione pubblica, che si rifletteva nel vetro.
Cambiando le carte in tavola si può arrivare a concepire la un vetro come un escamotage per aggiungere contenuti alla fotografia.
Non riesco a pensare a particolari accorgimenti per casi come questo. Mi vien da ricordare di fare attenzione alla profondità di campo.
Mi vien da pensare ad un ulteriore segreto di pulcinella .Controllare se si appare in foto. D’altra parte è una superficie riflettente. Basta angolare un po’ se vicini o controllare a occhio se lontani.
Entrambe queste immagini sono state scattate in Argentina, in due viaggi in due anni differenti. Il Sudamerica è stata la zona di mondo dove ho lavorato e vissuto di più dal 2005 al 2015
Questa fotografia è stata scattata al Puente del Inca. Passo di montagna che collega Mendoza al Cile e base per le escursioni all’Aconcagua, la montagna più alta dell’emisfero australe.
La fotografia contiene in vetrina del vasellame artigianale dei nativi della zona, nel riflesso le montagne e i venditori con le bancarelle con lo stesso artigianato.
Ovviamente senza quest’ultima avrei potuto includere nella fotografia solo bancarelle e montagne.
Questa invecee è più concettuale. Solo un profondo conoscitore dell’area Palermo Hollywood del centro di Buenos Aires ubicherebbe il posto dagli edifici che si riflettono nel vetro. / © Federico Tovoli Photojournalist
Entrambe le foto non son mai state utilizzate negli storytelling per i quali ero in viaggio in quel momento.
Concordo pienamente Federico, sicuramente rendi lo scatto più originale e racconti qualcosa in più sfruttando a tuo vantaggio il riflesso in un vetro! Non sempre il riflesso è un nemico ma aiuta anche, dipende chiaramente dal tipo di scatto che hai pianificato di fare
Insegnare è cercare d’esser chiari al massimo
Forte il Tovoli…ottima spiegazione… chiaro come sempre
Grazie maestro, a disposizione
Grande Tovoli! Complimenti e in bocca al lupo per tutto 😉